
Ecco il comunicato della società dopo Falasche-Vjs Velletri 2-2 (pt 0-2):
A seguito dei noti fatti di cronaca sportiva accaduti durante e dopo la gara di calcio del campionato giovanissimi regionali disputata il 13 dicembre u.s. tra le formazioni Dilettanti Falasche e Vjs Velletri, la dirigenza a nome della società comunica quanto segue:
In data 17 dicembre si apprendeva a mezzo comunicato disciplinare emanato dalla F.I.G.C. Lazio-Settore Giovanile, che a seguito del referto arbitrale alla società Vjs Velletri veniva inflitta un’ammenda per intemperanze dei propri sostenitori al termine dell’incontro nei confronti del direttore di gara allorché questi abbandonava l’impianto, a questi si legge, venivano rivolte anche offese verbali a sfondo razziale inerente il colore della pelle e che lo stesso poteva allontanarsi solo grazie all’intervento di alcuni dirigenti locali.
Inibizione a carico di un dirigente regolarmente inserito sulla lista di gara, fino al 19 marzo 2010 poiché lo stesso si legge, entrava indebitamente sul terreno di gioco e con fare minaccioso rivolgeva al direttore di gara espressioni minacciose, nonché frasi intimidatorie a sfondo razziale inerenti il colore della pelle;
In data 17 dicembre si apprendeva a mezzo comunicato disciplinare emanato dalla F.I.G.C. Lazio-Settore Giovanile, che a seguito del referto arbitrale alla società Vjs Velletri veniva inflitta un’ammenda per intemperanze dei propri sostenitori al termine dell’incontro nei confronti del direttore di gara allorché questi abbandonava l’impianto, a questi si legge, venivano rivolte anche offese verbali a sfondo razziale inerente il colore della pelle e che lo stesso poteva allontanarsi solo grazie all’intervento di alcuni dirigenti locali.
Inibizione a carico di un dirigente regolarmente inserito sulla lista di gara, fino al 19 marzo 2010 poiché lo stesso si legge, entrava indebitamente sul terreno di gioco e con fare minaccioso rivolgeva al direttore di gara espressioni minacciose, nonché frasi intimidatorie a sfondo razziale inerenti il colore della pelle;
PROVVEDIMENTI:
Squalifica di giornate sei a seguito di espulsione a carico di un tesserato (atleta) per aver rivolto frasi offensive e minacciose al direttore di gara con insulti a sfondo razziale inerenti il colore della pelle. Squalifica di giornate due a seguito di espulsione a carico di un tesserato (atleta).
PRECISAZIONI:
Squalifica di giornate sei a seguito di espulsione a carico di un tesserato (atleta) per aver rivolto frasi offensive e minacciose al direttore di gara con insulti a sfondo razziale inerenti il colore della pelle. Squalifica di giornate due a seguito di espulsione a carico di un tesserato (atleta).
PRECISAZIONI:
Al termine della prima parte di gara il risultato vedeva la Vjs Velletri prevalere sui padroni di casa del Falasche per due reti a zero, la condotta di gara dell’arbitro non dava adito a particolari commenti o proteste in merito alla sua direzione. Nel corso dell’intervallo un dirigente della Vjs Velletri notava il direttore generale della società Falasche portarsi all’interno dello spogliatoio del direttore di gara ed intrattenersi con lo stesso per circa dieci minuti. Prima della ripresa del gioco lo stesso direttore di gara si intratteneva con un tesserato della società facente funzione di assistente(guardalinee) con il quale assumeva un comportamento decisamente “amichevole ed estremamente confidenziale”.
Nella seconda parte dell’incontro si assisteva purtroppo, ad una direzione di gara completamente a favore dei padroni di casa con decisioni assolutamente discutibili votate all’esclusivo favoritismo della società Falasche. Nell’ordine un calcio di rigore decretato dopo pochi minuti dall’inizio e poi neutralizzato, nonostante una vistosa carica sul portiere rossonero a cui veniva impedito di bloccare il pallone. Il direttore di gara riteneva non opportuno dare dei chiarimenti sulla decisione nonostante le continue richieste del capitano. Lo stesso continuava in maniera perseverante a sorvolare su episodi decisamente al limite della correttezza e comunque da sanzionare ai danni dei nostri atleti. E’ doveroso precisare un giustificato malumore da parte dei sostenitori rossoneri presenti sulle tribune all’indirizzo della condotta palesemente di parte del direttore di gara, tale reazione rimaneva sempre contenuta senza mai sfociare in insulti denigratori o razziali verso la persona.
La situazione precipitava quando a tempo ormai scaduto e con il periodo di recupero terminato da oltre un minuto, l’arbitro decideva di invertire una decisione a sfavore dei rossoneri, decretando una punizione ai padroni di casa che permetteva loro di raggiungere il risultato di parità, si ripete, a tempo abbondantemente scaduto decidendo inequivocabilmente le sorti della gara a favore dei padroni di casa. Il dirigente presente in campo nonché gli atleti interessati dalle sanzioni, venivano a quel punto allontanati dal campo per proteste vibranti sì, ma mai sfociate in affermazioni offensive di stampo razziale. Calmati gli animi il direttore di gara decretava direttamente la fine dell’incontro.
COMPORTAMENTO FAMILIARI DELL'ARBITRO
E’ d’obbligo evidenziare il comportamento decisamente antisportivo dei familiari del direttore di gara presenti sugli spalti, i quali sostenevano in maniera inequivocabile unitamente ai tifosi locali la squadra del Falasche. La cosa ben più grave che tale comportamento (dei familiari) è sfociato al termine dell’incontro con il classico gesto “dell’ombrello” rivolto ai nostri sostenitori, i quali sono stati accusati di aver replicato verbalmente con la tipica frase “vergogna” probabilmente l’unico vocabolo “appropriato” per definire una amara realtà…….
Dopo circa trenta minuti dalla conclusione dell’incontro, l’arbitro lasciava l’impianto in assoluta tranquillità e non come riportato sulle ormai note motivazioni “mentre l’arbitro lasciava l’impianto veniva accerchiato dai sostenitori ospiti i quali gli rivolgevano frasi ed espressioni a sfondo razziale, lo stesso poteva allontanarsi grazie all’intervento della dirigenza locale”, si allontanava insieme ad un dirigente locale e ai propri familiari nelle persone del fratello e della di lui madre, la quale pensava ben di rivolgere l’ennesimo saluto ai sostenitori del Velletri accompagnando la sua uscita con il dito “medio alzato” fino al momento in cui non prendeva il largo a bordo della propria autovettura.
Si smentisce categoricamente ogni gesto sconsiderato o offensivo da parte di familiari degli atleti e sostenitori della società Vjs Velletri, presenti in quei momenti sul piazzale antistante l’uscita degli spogliatoti, luogo da cui si è allontanato successivamente il direttore di gara e relativa “scorta”. Alcuni pubblici ufficiali presenti sul posto hanno provveduto a smorzare gli animi nel momento in cui venivano rivolte le sprezzanti provocazioni appena narrate, il solo gesto espresso tra i presenti è stato solo un lungo ed ironico applauso rivolto all’arbitro.
Tali comportamenti venivano fatti prontamente notare al dirigente accompagnatore, il quale prima cercava di negare poi davanti alle insistenze dei presenti sdrammatizzava scusandosi, per poi asserire anche che certe decisioni arbitrali possono capitare… “perché poi questi sono punti che alla fine del campionato pesano e potrebbero determinate anche una retrocessione di categoria”!!!!!! Che dire……..
Certi comportamenti evidenziati dal direttore di gara possono essere accettati, solo quando non diventano perseveranti a tal punto da falsare in modo irresponsabile e fuori da qualsiasi etica sportiva le comuni regole del calcio. Inoltre associati ad una capacità professionale alquanto approssimativa, a dimostrazione che l’interessato ha operato in uno stato di insicurezza e capacità decisionale tale da invertire in sede di referto i nominativi dei tesserati espulsi, determinando così l’inversione della pena comminata a seguito delle motivazione.
Ma quello che più è grave, sfruttando in maniera irresponsabile l’aspetto razziale alfine di criminalizzare e colpire, la società, i suoi tesserati nonché i sostenitori al seguito.
Questo comunicato a firma della dirigenza della categoria giovanissimi regionali della Società A.S.D. Vjs Velletri, è un’ atto voluto e dovuto a difesa dei propri tesserati, dei veri principi sportivi ma soprattutto contro ogni forma o manifestazione di razzismo sempre ripudiata da tutti noi nella vita così come nello SPORT!.
Velletri, 21 dicembre 2009.
Marco Cavaterra (team manager)
Benedetto Scaccia e Sandro Candidi (dirigenti accompagnatori).
Categoria 95 Giovanissimi Regionali A.S.D. VJS VELLETRI
Nella seconda parte dell’incontro si assisteva purtroppo, ad una direzione di gara completamente a favore dei padroni di casa con decisioni assolutamente discutibili votate all’esclusivo favoritismo della società Falasche. Nell’ordine un calcio di rigore decretato dopo pochi minuti dall’inizio e poi neutralizzato, nonostante una vistosa carica sul portiere rossonero a cui veniva impedito di bloccare il pallone. Il direttore di gara riteneva non opportuno dare dei chiarimenti sulla decisione nonostante le continue richieste del capitano. Lo stesso continuava in maniera perseverante a sorvolare su episodi decisamente al limite della correttezza e comunque da sanzionare ai danni dei nostri atleti. E’ doveroso precisare un giustificato malumore da parte dei sostenitori rossoneri presenti sulle tribune all’indirizzo della condotta palesemente di parte del direttore di gara, tale reazione rimaneva sempre contenuta senza mai sfociare in insulti denigratori o razziali verso la persona.
La situazione precipitava quando a tempo ormai scaduto e con il periodo di recupero terminato da oltre un minuto, l’arbitro decideva di invertire una decisione a sfavore dei rossoneri, decretando una punizione ai padroni di casa che permetteva loro di raggiungere il risultato di parità, si ripete, a tempo abbondantemente scaduto decidendo inequivocabilmente le sorti della gara a favore dei padroni di casa. Il dirigente presente in campo nonché gli atleti interessati dalle sanzioni, venivano a quel punto allontanati dal campo per proteste vibranti sì, ma mai sfociate in affermazioni offensive di stampo razziale. Calmati gli animi il direttore di gara decretava direttamente la fine dell’incontro.
COMPORTAMENTO FAMILIARI DELL'ARBITRO
E’ d’obbligo evidenziare il comportamento decisamente antisportivo dei familiari del direttore di gara presenti sugli spalti, i quali sostenevano in maniera inequivocabile unitamente ai tifosi locali la squadra del Falasche. La cosa ben più grave che tale comportamento (dei familiari) è sfociato al termine dell’incontro con il classico gesto “dell’ombrello” rivolto ai nostri sostenitori, i quali sono stati accusati di aver replicato verbalmente con la tipica frase “vergogna” probabilmente l’unico vocabolo “appropriato” per definire una amara realtà…….
Dopo circa trenta minuti dalla conclusione dell’incontro, l’arbitro lasciava l’impianto in assoluta tranquillità e non come riportato sulle ormai note motivazioni “mentre l’arbitro lasciava l’impianto veniva accerchiato dai sostenitori ospiti i quali gli rivolgevano frasi ed espressioni a sfondo razziale, lo stesso poteva allontanarsi grazie all’intervento della dirigenza locale”, si allontanava insieme ad un dirigente locale e ai propri familiari nelle persone del fratello e della di lui madre, la quale pensava ben di rivolgere l’ennesimo saluto ai sostenitori del Velletri accompagnando la sua uscita con il dito “medio alzato” fino al momento in cui non prendeva il largo a bordo della propria autovettura.
Si smentisce categoricamente ogni gesto sconsiderato o offensivo da parte di familiari degli atleti e sostenitori della società Vjs Velletri, presenti in quei momenti sul piazzale antistante l’uscita degli spogliatoti, luogo da cui si è allontanato successivamente il direttore di gara e relativa “scorta”. Alcuni pubblici ufficiali presenti sul posto hanno provveduto a smorzare gli animi nel momento in cui venivano rivolte le sprezzanti provocazioni appena narrate, il solo gesto espresso tra i presenti è stato solo un lungo ed ironico applauso rivolto all’arbitro.
Tali comportamenti venivano fatti prontamente notare al dirigente accompagnatore, il quale prima cercava di negare poi davanti alle insistenze dei presenti sdrammatizzava scusandosi, per poi asserire anche che certe decisioni arbitrali possono capitare… “perché poi questi sono punti che alla fine del campionato pesano e potrebbero determinate anche una retrocessione di categoria”!!!!!! Che dire……..
Certi comportamenti evidenziati dal direttore di gara possono essere accettati, solo quando non diventano perseveranti a tal punto da falsare in modo irresponsabile e fuori da qualsiasi etica sportiva le comuni regole del calcio. Inoltre associati ad una capacità professionale alquanto approssimativa, a dimostrazione che l’interessato ha operato in uno stato di insicurezza e capacità decisionale tale da invertire in sede di referto i nominativi dei tesserati espulsi, determinando così l’inversione della pena comminata a seguito delle motivazione.
Ma quello che più è grave, sfruttando in maniera irresponsabile l’aspetto razziale alfine di criminalizzare e colpire, la società, i suoi tesserati nonché i sostenitori al seguito.
Questo comunicato a firma della dirigenza della categoria giovanissimi regionali della Società A.S.D. Vjs Velletri, è un’ atto voluto e dovuto a difesa dei propri tesserati, dei veri principi sportivi ma soprattutto contro ogni forma o manifestazione di razzismo sempre ripudiata da tutti noi nella vita così come nello SPORT!.
Velletri, 21 dicembre 2009.
Marco Cavaterra (team manager)
Benedetto Scaccia e Sandro Candidi (dirigenti accompagnatori).
Categoria 95 Giovanissimi Regionali A.S.D. VJS VELLETRI