
SQUADRA: la squadra sembra leggermente in ripresa anche se mancano ancora le giocate offensive che la buttino dentro. Decisivo è stato Sambataro, capace di cambiare le sorti del match appena entrato, e non hanno sfigurato i giovani. Da applausi la prova di Tamburlani, ad alti livelli quella di Cerci, degna di nota quella di Tafani. Senza dimenticare D'Adamo, anch'egli tra i migliori in campo. Hanno deluso un pò gli avanti perchè il volenteroso Ladaga e lo statico Freddi non sono riusciti a farsi spazio, anche se hanno provato a mordere in più di qualche occasione.
ALLENATORE: la prima pagina se l'è ripresa Alberto Di Meo. Esonerato, tornato, vincente. Ha lavorato una settimana con basso profilo riuscendo a portare a casa tre punti più importanti di quanto sembra. E' facile dire che la Sa.Ma.Gor. è una squadra mediocre e la vittoria è illusoria: cioè non è affatto vero perchè i pontini non sono poi così inferiori ad Atletico Grottaferrata, Rocca di Papa, Ostiantica. E tutte queste squadra hanno portato via facili punti dal "Giovanni Scavo". Inoltre la stessa Sa.Ma.Gor. ha battuto il Nettuno, compagine che non è terza in classifica per un puro caso. Insomma, mister Di Meo sta riprendendo in mano la situazione e gli inevitabili tagli in rosa uniti al rientro della pedina fondamentale Peduzzi potrebbero dargli una mano per fare squadra ed unire lo spogliatoio.
CALENDARIO: Il calendario certamente non assiste. Dopo aver vinto per il rotto della cuffia a Latina, forse era auspicabile qualche squadra di medio livello da affrontare nella doppia allo "Scavo" per fare il pieno di punti e rimettersi in carreggiata. Invece la sorte ha riservato le avversarie peggiori: Cava dei Selci e Nettuno. La prima dichiaratamente intenzionata a vincere il campionato e rimasta sempre a un passo dalla vetta, sin dalla prima giornata. La seconda è invece una rivelazione che ha tutte le carte in regola per tentare di rimanere lassù e magari approdare ai play off. Una bella soddisfazione per chi lo scorso anno è retrocesso ed è stato ripescato. Insomma, due match sulla carta da brividi. Se il lavoro seminato a Latina non è fragile ma ha una base solida lo vedremo dai risultati.
FORMAZIONE: la formazione scesa in campo domenica è stata finalmente diversa. Non il 4-2-3-1 di Bonanni, a detta di alcuni suicida per la scarsa prolificità dei veliterni. La squadra ha rischiato qualcosa lì dietro ma è stata brava a recuperare palloni e provare il tiro, anche da fuori. Un pò di ordine in più nel caos generale.