PESCATORI OSTIA: Bellini, Covi, Genovese, Del Giudice (35' st Vacchel-li), Badea, Stampone, Vecchio (18' st Frezza), Pacifico, D'Ambrosio (14' st Lodi), Tumino, Morrone. A disp.: Mariani, Folco, Mosselli, Mongiardino. All.: Rossi.
VJS VELLETRI: Borro, Barbaliscia, Molinari, Flamini, Ansini (40' st Ladaga), Ricchiuti, Raponi, Sambucci (28' st Capone), Freddi, Tafani, Sambataro (14' st Turchetta). A disp.: D'Angeli, Bocchetta, Cerci, Girolami. All.: Di Meo.
ARBITRO: Marino di Roma.
VJS VELLETRI: Borro, Barbaliscia, Molinari, Flamini, Ansini (40' st Ladaga), Ricchiuti, Raponi, Sambucci (28' st Capone), Freddi, Tafani, Sambataro (14' st Turchetta). A disp.: D'Angeli, Bocchetta, Cerci, Girolami. All.: Di Meo.
ARBITRO: Marino di Roma.
BORRO 6: non ha molto da fare se non all'inizio quando una punizione di D'Ambrosio lo impegna a freddo. Per il resto sicuro quando viene chiamato in causa, conferma le ottime impressioni delle prime due giornate. Spiazzato sul rigore. Come già detto e ridetto il problema della Vjs Velletri non è tra i pali.
BARBALISCIA 6: una prova tonica e di sostanza nonostante la sfortuna che permea l'intero collettivo. Qualche errore e qualche palla persa ma anche tante discese sulla fascia e un impegno ammirevole fino all'ultimo minuto. Non si tira indietro nei contrasti e sta prendendo confidenza con la sua fascia: da lì non deve passare più nessuno.
MOLINARI 6: Al di là del voto è un'altra prova tra luci ed ombre quella del giocatore ex Falasche. Da una parte molto propositivo e determinato nelle avanzate, con alcuni accentramenti e buoni anticipi. Dall'altra nervosismo, falli che gli costano un cartellino, errori commessi per leggerezze evitabili. La sua prestazione è un'altalena tra cose egregie e cose meno egregie.
FLAMINI 8: bentornato! Il migliore in campo senza ombra di dubbio. Smista, recupera, spezza, lancia, tiene palla. In novanta minuti non commette un errore e non perde un pallone. Vince praticamente tutti i contrasti e conferisce ordine e solidità al reparto, facendo beneficiare tutta la squadra. E' il giocatore operaio e grintoso che serviva a questa squadra. Le differenze con le prime due di campionato si sono viste, soltanto è mancato il risultato.
ANSINI 6.5: ancora una volta uno dei migliori lì dietro. Ha ormai acquisito una personalità degna di un veterano, nelle situazioni delicate prende palla e se la porta fuori dall'area anche avviando l'azione. Protegge al meglio la porta di Borro e l'intesa con Ricchiuti è discreta. Sostituito per esigenze tattiche nella ripresa: il tecnico gli preferisce un altro attaccante.
RICCHIUTI 6: capitano inespugnabile in veste di centrale, fa buona guardia finchè può e dove arriva. La linea difensiva talvolta è altissima, a testimonianza dello scarso pressing avversario e della sfortuna di un team rossonero continuamente all'attacco ma mai concreto in fase realizzativa.
RAPONI 6: anche lui non in forma massima, ha pochi spazi. Si vede abbastanza poco eccetto un paio di conclusioni dal limite, non ha i numeri di domenica scorsa e forse anche la posizione lo mette più al servizio della squadra che verso la porta. Nel finale si innervosisce e commette un fallaccio che gli costa il cartellino. Dovrà riscattarsi contro il R. Morandi e magari regalare il primo gol alla "sua" Vjs Velletri.
SAMBUCCI 6: una partita dura anche per il giovane 1994. La Pescatori Ostia non è trascendentale ma palla a terra sa organizzarsi bene, lui di spazi ne trova pochi e viene servito con diffidenza dai compagni in alcuni frangenti. La sua integrazione in rosa va puntellata, per il resto è nelle partite in cui la palla gira che si esprimono i valori dei più giovani.
TAFANI 6: una prova volenterosa e determinata. Cerca il tiro di forza, tiene bene palla e la passa al momento giusto. In netta crescita, purtroppo non è assistito da fortuna in varie occasioni e in diversi contrasti. Si becca anche un giallo ma continua a lottare senza tirarsi indietro, corre sino ai minuti di recupero e a livello di impegno è impagabile.
SAMBATARO 6: prestazione sottotono. E' un giocatore di qualità superiori e può incidere al massimo risolvendo le partite con una delle sue giocate. Meritevole il fatto che spesso torni a dare una mano ai compagni, tuttavia è proprio negli ultimi trenta metri che non trova sbocchi. Punizioni per mordere non ne ha e soltanto un tiro da fuori compone la sintesi del duello tra lui e Bellini.
FREDDI 6: nel primo tempo è indispensabile per la squadra. La fa salire, protegge palla, allarga il gioco e si toglie anche lo sfizio del tiro ma senza mordere. Nella ripresa si perde un pò e sparisce dal gioco, finisce per essere uno qualunque nei cinque uomini d'attacco rossoneri senza finalizzare. Riceve da Turchetta un assist al bacio ma non dà prova delle sue doti balistiche sparando sopra la traversa da posizione invitante. Sul suo tiro fuori misura si spengono tutte le speranze veliterne.
SOSTITUZIONI:
TURCHETTA 7: è un giocatore che ha fatto le serie superiori e si vede. Il passo è di altra categoria, i movimenti pure, l'umiltà con cui affronta la Promozione è invece da signore. E' senz'altro uno che in questo girone fa la differenza, bisogna solo dargli tempo e fiducia. Già all'esordio in circa mezz'ora fa annotare un calcio di punizione, due conclusioni di cui una che forse avrebbe meritato miglior sorte, un paio di assist illuminanti. Benvenuto a Velletri, abbiamo bisogno anche di te.
CAPONE 6: servito da Turchetta in piena area non ha fortuna nel tiro che gli viene respinto dal portiere ospite Bellini. Per il resto ci mette buona volontà e nel finale quanto meno fa valere i propri centimetri in fase offensiva.
LADAGA s.v.: altro ritorno che ha circa dieci minuti per incidere. Un paio di contrasti vinti e qualche scatto grintoso per far vedere che è sempre lo stesso ed è pronto a contribuire alla causa.
ALLENATORE ALBERTO DI MEO 6: la sua squadra perde ancora e adesso le analogie con la scorsa stagione sono ancor più evidenti. Non si possono perdere tutti questi punti per strada contro compagini mediocri e all'acqua di rose come il Rocca di Papa o la Pescatori di ieri. Tuttavia dal punto di vista tattica non ha sbagliato: ha schierato una formazione compatta con un terminale offensivo di garanzia come Freddi, ha inserito Turchetta per dare maggior spinta in avanti e ha chiuso, pur di trovare il pari liberatorio, con Capone, Ladaga, Raponi, Turchetta e Freddi in attacco. Anche sbilanciatissima la Vjs Velletri non rischia quasi niente (solo una traversa subìta) ma il grande assente dopo 270 minuti è proprio il gol. C'è da fare lavoro psicologico per sbloccarsi.