Gli imprenditori dimenticano la Vjs Velletri

Se non si riesce mai a fare il salto di qualità a livello calcistico il motivo principale va ricercato nell'assenza dell'imprenditoria. Quest'ultima non si è mai dimostrata attenta alla causa rossonera, mancando di supportare come in questo periodo la società di via del Campo Sportivo nei momenti di difficoltà. Se a Lariano la società si permette il lusso di tentare il salto in D, nelle altre città si operano fusioni volte a fortificare gli assetti, a Velletri questo non succede. L'organizzazione è efficiente, stretta, sostenuta. Ma non basta perchè sono le risorse a mancare ad Iltini e company. Ad occhio nudo si vede la scarsa presenza di sponsor a bordo campo, a testimonianza del poco interessamento che le attività economico-commerciali del territorio mostrano alla Vjs Velletri. Eppure un'eventuale cordata, l'ingresso di nuovi soci, la collaborazione di aziende e commercianti potrebbe contribuire a fare finalmente un passo avanti. Il presidente Iltini si appresta ad allestire una squadra con le risorse che ci sono, senza follie e senza proclami per la tifoseria che si prevede ancora una volta poco numerosa al G.Scavo.
Nei prossimi giorni potrebbero essere annunciate definitivamente le nomine dei vari organici societari, e inizierà la sessione di mercato che sarà ancora una volta una gestione oculata di mezzi e denaro per provare a raggiungere il connubio più azzeccato tra qualità e prezzo.
Le ultime speranze (il 13 è giorno ultimo per comunicare i ranghi della prossima stagione) in un arrivo di imprenditori che vogliano provare a far salire la Vjs Velletri sono destinate a perdersi in questa prima metà di luglio. E allora si continuerà a lavorare e a fare calcio, sulla stregua di cinquantacinque anni di storia, in una città che ancora una volta si è dimostrata sorda a livello imprenditoriale.