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15/03/11

Il caso Ciasca e il mancato fair play

Il convulso finale di gara, tra le polemiche, al "Bongiorno"
La vittoria della Vjs Velletri e le accuse di mancato fair play
Il presunto infortunio di Ciasca scatena le recriminazioni pontine

L'approfondimento di www.vjsvelletri.blogspot.com

Per un qualsiasi sportivo il lunedì mattina è tempo di bilanci e relazioni sulle partite della domenica. E il discorso Podgora-Vjs Velletri sembra interessare più gli ultimi convulsi cinque minuti che i precedenti ottantacinque. Se è unanime l'opinione della vittoria rossonera meritata, si continua a parlare di mancato fair play nei confronti del "povero" Fabio Ciasca che sarebbe stato prima atterrato irregolarmente e poi abbandonato all'infortunio tra l'anonimato generale.

IL CASO: L'ANONIMATO GENERALE- Anonimato generale è la parola esatta: nessuno si è curato di Fabio Ciasca. Neanche i suoi stessi compagni di squadra, che avrebbero potuto interessarsi dell'attaccante pontino e invece si sono spostati istintivamente verso l'area di rigore di Marinelli senza neanche accorgersi dell'uomo a terra. In tribuna è successo lo stesso, con i sostenitori locali a protestare a gran voce solo dopo che la palla si è insaccata. La linea difensiva rossonera si trovava praticamente a metà campo, l'arbitro e gli assistenti non sono intervenuti.
Paradossalmente il primo a sincerarsi delle condizioni del furbo ex capitano rossonero è stato Orsolini.

LE VOCI MALIGNE - Più di qualcuno, si tratta di voci maligne, abbraccia la tesi della furbata: Ciasca si stava rialzando perchè l'azione offensiva fallita dal Podgora aveva spostato il gioco in avanti, ma resosi conto dell'imminente occasione per Rossi avrebbe preferito restare a terra fingendo l'infortunio nella speranza dei fair play.
Sembra un'ipotesi estremamente cattiva, ma lo zoppicante centravanti ex Velletri non ha risparmiato insulti, imprecazioni e quant'altro scatenando il parapiglia che ha poi visto l'espulsione di Lubirati dalla panchina. Per la cronaca, Ciasca ha terminato regolarmente la partita senza essere sostituito nonostante mister Paloni avesse a disposizione ancora un cambio.

REAZIONE INASPETTATA E SPROPOSITATA - Perdere in casa allo scadere dopo una gara equilibrata fa sempre male, e la complessa psicologia umana induce a cercare ogni cavillo per sfogarsi e giustificare. Strano che Fabio Ciasca, legato a Velletri indubbiamente (?) dal momento che ha seguito gli incontri dei rossoneri anche quest'anno dalla tribuna pur non essendo tesserato, abbia reagito così: ha annullato un anno al "Giovanni Scavo" chiudendo male ed esagerando nel fomentare una situazione anomala?

IL REGOLAMENTO - Anche le regole, oltre che le congetture, sono a favore della Vjs Velletri: è l'arbitro a dover fermare il gioco e non i giocatori, che quando lo fanno è per pura cortesia.
Inoltre le accuse di mancato fair play a Marco Rossi sono ingiustificate; anche perchè non è improbabile che il calciatore veliterno non si sia avveduto dell'uomo a terra al momento del gol. Attaccarsi al fair play implica discorsi etici che hanno sì una valenza ma in contesti diversi rispetto a quello di Borgo Podgora-Vjs Velletri.
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