
La squadra vista in campo domenica non ha impressionato per mordente e grinta. Il primo tempo, soprattutto, ha visto il solito copione con gli ospiti a spingere ordinati e la Vjs Velletri incapace di reagire e rendersi pericolosa. Il regalo di Basile, con la traversa su rigore, ha soltanto rimandato un vantaggio che in tribuna è sempre sembrato nell'aria e che è puntualmente arrivato con un'ingenuità difensiva incredibile. Il giocatore Trapani ha potuto tranquillamente aspettare da solo al centro dell'area l'assist su punizione del compagno, e battere D'Angeli rimasto tra i pali. Al di là del gol, la differenza tra le due squadre è stata nel fatto che una ha giocato e l'altra no. La Vjs Velletri a fine primo tempo ha fatto zero tiri in porta.
Purtroppo ormai è risaputo che il problema è mentale, il tecnico Bruni non può inventarsi miracoli quando ha a disposizione una rosa di giocatori a cui veramente non si può chiedere il miracolo. I giovani in rosa non si possono accollare l'onere e la responsabilità di una retrocessione che sembra prossima. I giocatori di categoria sono pochi: Ladaga, Ricchiuti, Tafani, etc. E non si può pretendere di salvarsi con una squadra giovanissima in cui ha esordito anche il '95 Santoro nel secondo tempo di domenica.
Il prossimo turno si va a Grottaferrata ad affrontare l'Atletico: inutile dire, a dieci giornate dal termine, che sono tutte finali e che soltanto vincendone almeno 7 si può sperare in una salvezza. Ma forse è meglio abbassare le pretese e limitare i danni: battere almeno la SaMaGor, il Genazzano, non perdere a Sabotino e SS Pietro e Paolo e fare i punti necessari per garantirsi i play out. E lì si deciderà un anno in 180 minuti.